distale
agg. [dall’ingl. distal, der. di dist(ant) «distante», col suff. -al di ventral, dorsal, ecc.]. – 1. In anatomia, di porzione, estremità o elemento costitutivo di un organo, situato nella parte più distante da un convenzionale punto di origine, che per gli arti è la loro radice, per il tubo digerente la bocca, per le coste la colonna vertebrale, ecc.; il sign. del termine (che si oppone a prossimale) può pertanto coincidere con quello di «inferiore» (come nel caso degli elementi costitutivi degli arti), con quello di «anteriore» (come per le coste), ecc. 2. Analogam., nei dispositivi di trasmissione di immagini per mezzo di guide ottiche a fibre, per es., quelli usati nell’endoscopia medica, estremità d. della guida è quella verso l’oggetto esaminato, in contrapp. a estremità prossimale, quella cui s’accosta l’occhio o si collega il dispositivo elettronico d’osservazione. ◆ Avv. distalménte, in posizione distale (rispetto a un convenzionale punto di origine).