distinzione /distin'tsjone/ s. f. [dal lat. distinctio-onis, nel sign. 3. b, sul modello del fr. distinction]. - 1. a. [osservazione o rilievo che mette in luce ciò che distingue: fare una d., le dovute d.] ≈ differenza, distinguo. b. [l'essere suddiviso o il non essere unito ad altro] ≈ divisione, ripartizione, separazione, suddivisione. 2. a. [l'essere disuguale e ciò che permette di distinguere] ≈ differenza, difformità, (non com.) dissimilitudine, (lett.) dissomiglianza, disuguaglianza, diversità. ↔ affinità, analogia, somiglianza. b. [spec. al plur., ciò che discrimina: qui non si fanno d.] ≈ discriminazione, favoritismo, parzialità, preferenza. 3. (non com.) a. [atteggiamento di chi è estremamente rispettoso: trattare con d.] ≈ cortesia, deferenza, delicatezza, riguardo, rispetto, tatto. ↔ scortesia. b. [segno d'onore: meritare d.; conferire una d.] ≈ onorificenza. ↓ riconoscimento. 4. (estens.) [modi, tratti, che rivelano chi è raffinato] ≈ buongusto, classe, eleganza, finezza, garbo, raffinatezza, signorilità. ↑ nobiltà. ↓ gentilezza. ↔ dozzinalità, grossolanità, rozzezza, volgarità.