disutile
diṡùtile agg. e s. m. [comp. di dis-1 e utile]. – 1. agg. Che non porta nessuna utilità ed è perciò spesso d’ingombro: l’erbe d. e malefiche allignano con facilità (Redi); individui d. alla società; di persona, anche inetto, ozioso: servi d.; e sostantivato: quel ragazzo è un d. (più com. con questo senso il pegg.: sei un vero disutilaccio). 2. s. m., non com. Danno, svantaggio, perdita: azienda, commercio in cui il d. è maggiore dell’utile; dire una lieve bugia, e tal che non ne torna disutile a veruno (D. Bartoli).