diurno
dïurno agg. [dal lat. diurnus, der. di dies «giorno»]. – 1. a. Del giorno (contrapp. a notturno): le ore d.; poet., astro d., il Sole; Ne l’ora che non può ’l calor dïurno Intepidar più ’l freddo de la luna (Dante); O cameretta, che già fosti un porto A le gravi tempeste mie diurne, Fonte se’ or di lagrime notturne (Petrarca); rappresentazione d. (anche s. f., la d.), spettacolo teatrale che si svolge nel pomeriggio (contrapp. a serale); albergo d. (anche s. m., il d.), pubblico esercizio organizzato per offrire ospitalità e comodità varie (bagni, docce, barbiere, ecc.) soltanto durante il giorno, soprattutto a viaggiatori e persone di passaggio. b. In zoologia, animali d., o di abitudini d., quelli che stanno svegli e agiscono di giorno. 2. Che ha la (o si riferisce alla) durata di un giorno: arco d., l’arco descritto da un corpo celeste (pianeta o pianetino o cometa) sulla sfera celeste nell’intervallo di un giorno; moto d., la misura di tale arco. Variazione d., l’andamento che un fenomeno presenta in un intervallo di tempo di 24 ore: variazione d. dell’intensità della radiazione cosmica; escursione d. (v. escursione). 3. non com. D’ogni giorno, quotidiano: fatiche diurne. 4. s. m. Parte del breviario romano, lo stesso che diurnale.