divertimento
divertiménto s. m. [der. di divertire]. – 1. ant. Allontanamento: le precauzioni sono ordinate al conseguimento del bene, e le deprecazioni ai d. del male (Segneri). Anche, digressione. 2. a. Quanto serva a divertire, cioè a sollevare l’animo dalle fatiche del lavoro e ad allontanare il pensiero dalle preoccupazioni quotidiane; quindi, passatempo, spasso, e talora anche piacere che distoglie da attività più serie: è stato un bel d.; essere amante dei d.; andare ai d.; frequentare i d.; trascorrere la vita nei d.; parco dei divertimenti. b. Il godimento stesso procurato da uno spasso: è un d. starlo a sentire; iron. o scherz.: prendersi, pigliarsi il d. di tormentare il prossimo; se ti vuoi prendere il d. di leggere tutto l’articolo ...; e come augurio (spesso iron.): buon divertimento! c. Persona che fa divertire: con le sue buffonerie è il d. di tutti i compagni. 3. In musica: a. Composizione per più strumenti e in più tempi, di carattere leggero e tono gaio, in voga soprattutto nella seconda metà del sec. 18°. b. Nell’opera francese sei-settecentesca, intermezzo di danze e canti. c. Nella fuga, passaggio modulante tra un’esposizione tematica e l’altra. d. Nella sonata, e talvolta anche nel rondò-sonata, episodio centrale, modulante, non tematico, che ha funzioni di diversivo tra l’esposizione e la ripresa finale. ◆ Dim., non com., divertimentino; spreg. divertimentùccio.