divezzare
v. tr. [der. di vezzo, col pref. di-1] (io divézzo, ecc.). – Disavvezzare, far perdere un’abitudine: d. dal gioco; anche di abitudini che creano assuefazione: d. dall’uso degli stupefacenti. In partic., d. un lattante, un bambino, slattarlo (v. divezzamento). Nel rifl., smettere qualche abitudine o vizio: divezzarsi dal fumo, dall’alcol, dalla droga. Cfr., con gli stessi usi e sign., la forma più pop. svezzare, rifl. svezzarsi. ◆ Part. pass. divezzato, anche come agg.: bambino divezzato.