divismo
s. m. [der. di divo2]. – 1. Fenomeno, tipico soprattutto della società contemporanea, per cui attori del cinema e dello spettacolo, cantanti, campioni sportivi (e anche, talvolta, ma in misura minore, artisti, scrittori, uomini politici) di vasta popolarità vengono mitizzati e diventano oggetto d’infatuazione da parte delle folle, soprattutto quando i divi alimentino essi stessi il fanatismo del pubblico con atteggiamenti di aristocratico distacco e comportamenti eccentrici, stravaganti, esibizionistici (ciò che costituisce l’altro e più appariscente aspetto del divismo). 2. Lo sfruttamento che, di tale fanatica popolarità, viene accortamente fatto soprattutto da produttori cinematografici e discografici, i quali si appoggiano sulla forza di richiamo che divi e dive esercitano sul grande pubblico per realizzare, con spettacoli o esibizioni spesso mediocri, grossi introiti.