doccia
dóccia s. f. [der. di doccio] (pl. -ce). – 1. a. Canaletto che convoglia le acque piovane raccolte da un tetto (sinon. di grondaia). b. Canale inclinato per la discesa rapida delle acque che mettono in moto le pale della ruota di un mulino: Non corse mai sì tosto acqua per doccia A volger ruota di molin terragno (Dante). Anche canale in genere. 2. Con varî sign. tecnici, che si ricollegano alla forma o alla funzione del canale di una grondaia: a. In geografia fisica, d. valliva, caratteristica forma del profilo trasversale di una valle, con fianchi quasi verticali raccordati alla base da un semicerchio (fondovalle); d. carsiche, conche allungate che si dipartono dai circhi glaciali alpini, conservando in modo perfetto le forme originarie per le condizioni carsiche locali. b. In medicina, apparecchiatura ortopedica di gesso o di alluminio oppure di tubolari o di filo metallico che accoglie, come in un solco rigido, i segmenti di arto da immobilizzare. c. In anatomia, d. ossea, depressione allungata della superficie di alcune ossa (per es., l’omero, il pube, ecc.), spesso trasformata in canale da una membrana e attraversata da nervi e vasi. d. In zoologia, d. esofagea, parte dello stomaco dei ruminanti che mette in comunicazione direttamente l’omaso con l’esofago; d. neurale, nello sviluppo embrionale del sistema nervoso dei cordati, specie di gronda originatasi dal sollevamento dei margini della piastra midollare o neurale, da cui, in seguito a successive trasformazioni, deriveranno l’encefalo e il midollo spinale; d. primitiva, depressione longitudinale della linea primitiva nei precoci stadî di sviluppo dei sauropsidi e dei mammiferi. 3. Getto d’acqua finemente suddivisa che si fa cadere sul corpo da un bulbo forato, sia come normale pratica igienica, sia a scopo terapeutico: fare la d., e farsi una d., una bella d.; d. fredda, tiepida, calda; d. scozzese, ad acqua calda e fredda alternata, con cambiamento graduale di temperatura (in usi fig., arrivo o comunicazione di notizie contrastanti, ora buone ora cattive, in frasi come: le notizie arrivavano come una d. scozzese; sottoporre a una d. scozzese, e sim.); d. a pioggia, quella con irrorazione d’acqua dall’alto. Anche, l’impianto con cui si pratica (cambiare, far riparare la d.; d. a telefono, con irrorazione da un bulbo posto all’estremità di un tubo flessibile), e il locale (nelle abitazioni, negli stabilimenti, ecc.) dove tale impianto è installato. In senso fig., d. fredda, notizia o fatto inaspettato che smorza l’entusiasmo, rivelando una realtà diversa da quella pensata: quell’informazione è stata per lui una d. fredda; in senso più proprio: avere bisogno di una d. fredda, per calmare i nervi o l’agitazione, o per far passare uno stato di esaltazione. 4. tosc. Vena d’acqua che sgorga dalla roccia. 5. In etnologia: a. Inserzione a doccia, sistema di attacco della punta dell’asta in varie armi da colpo e da getto (lancia, giavellotto, freccia, arpone, ecc.), secondo il quale l’asta viene inserita nell’estremità incavata della punta. b. Lama a doccia, la lama ondulata dei kris malesi e indonesiani. ◆ Dim. doccétta.