docile /'dɔtʃile/ agg. [dal lat. docĭlis, der. di docēre "insegnare"]. - 1. a. [di persona che si piega facilmente alla volontà altrui, anche con la prep. a: un ragazzo d., d'indole d.; essere d. agli avvertimenti] ≈ accondiscendente, cedevole, condiscendente, duttile, malleabile, mite. ↑ acquiescente, arrendevole, obbediente, remissivo, sottomesso. ↔ disobbediente, indocile, insubordinato, renitente, restio, ribelle. b. [di animale che si fa facilmente guidare dall'uomo] ≈ calmo, mansueto, mite, tranquillo. ↔ (lett.) forastico, indocile, ribelle. 2. (estens.) [di cosa che ben si presta ad un certo uso o di materia che si lavora con facilità] ≈ dolce, duttile, gentile, lavorabile, malleabile, morbido, plasmabile, tenero. ↔ duro, indocile. 3. (non com.) [che è atto e disposto ad apprendere: un allievo d., di d. ingegno] ≈ pronto, sveglio, versatile, vivace. ↔ duro, ottuso, tardo.