dodecalogo
s. m. Elenco articolato in dodici punti fondamentali o precetti. ◆ La centralizzazione informativa è un aspetto conseguente della leadership che [Romano] Prodi vuole esercitare con piglio decisionista sulla sua maggioranza. Infatti, la stessa sera che fu sottoscritto il famoso «dodecalogo», venne stabilito che su tutti i problemi che sarebbero sorti, il premier avrebbe avuto l’ultima parola in maniera insindacabile. (Amedeo La Mattina, Stampa, 8 marzo 2007, p. 8, Interno) • Alcuni vorrebbero accrescere le spese per lo sviluppo, in primis quelle per la formazione, l’istruzione, l’università, la ricerca, come è scritto al primo punto del dodecalogo governativo di Caserta, e più in generale quelle sia per il capitale umano, sanità inclusa, sia per le infrastrutture materiali e immateriali. (Fiorella Kostoris, Riformista, 3 aprile 2007, p. 3).
Composto sulla base del s. m. decalogo, con sostituzione del confisso dodeca-.
Già attestato nella Repubblica del 21 marzo 1990, p. 27, Spettacoli (Aldo Tassone).