domenica
doménica s. f. [lat. tardo domĭnĭca (dies) «(giorno) del Signore»]. – Settimo giorno della settimana (ma primo nella liturgia cattolica), che segue al sabato; è, presso tutti i popoli di religione cristiana, giorno festivo e consacrato al Signore (perciò è detto anche la santa d.): rispettare, osservare la d., partecipando alla messa e astenendosi dal lavoro; passare le d. in casa, in campagna; e come compl. di tempo, domenica, la d., di d.: cosa fate d.?; d. prossima faremo una gita; la d., o di d., stiamo di solito insieme con i nostri genitori. Con denominazioni partic.: d. delle Palme, la domenica immediatamente precedente la Pasqua, caratterizzata dalla benedizione delle palme (o dei rami d’ulivo) in memoria dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme; d. di Passione, quella che precede la domenica delle Palme; d. «in albis» (o d. bianca), la prima domenica dopo Pasqua (v. in albis). ◆ Il nome di domenica, già usato da Tertulliano sul modello del gr. κυριακή (ἡμέρα), fu introdotto da Costantino in sostituzione della più antica denominazione solis dies «giorno del sole» (tuttora conservata in altre lingue: ingl. Sunday, ted. Sonntag, ecc.).