dominio
domìnio s. m. [dal lat. dominium, der. di domĭnus «signore, padrone»]. – 1. a. Genericam., il fatto di dominare: ambizione, sete di dominio; o d’essere dominato: insofferente di dominio; fig., il d. della legge; anche padronanza, controllo: il d. di sé stessi, dei proprî nervi. b. Piena potestà di diritto o di fatto sopra persone o cose: avere, esercitare il d. sopra un popolo, un territorio; sottomettere al proprio d.; soggezione: tenere in d.; cadere in d.; liberarsi dal d. di un tiranno, di un oppressore. c. In alcune accezioni, spec. del linguaggio giur., è sinon. di proprietà: ho io il d. di questi terreni; è un d. che nessuno mi può contrastare. In partic.: d. utile, d. diretto, nell’enfiteusi, il rapporto, rispettivamente, tra l’enfiteuta e il fondo, e tra il concedente e il fondo; vendita con patto di riservato d. (o, più propriam., con riserva della proprietà), vendita a rate nella quale, per effetto di espressa pattuizione, il compratore acquista la proprietà della cosa solo col pagamento dell’ultima rata di prezzo, ma assume i rischi dal momento della consegna; di d. pubblico, di proprietà generale, non cioè di un singolo privato: i beni demaniali sono di d. pubblico (in senso fig., fatto o sim. di d. pubblico o di pubblico d., fatto ormai noto, di cui tutti hanno facoltà di parlare); d. collettivo, anticam., complesso di terre che non erano proprietà o possesso di privati, ma venivano conservate per l’uso comune di tutti gli abitanti di una città o frazione. d. In araldica, armi di d., le armi rappresentanti un feudo o una signoria che figurano nello stemma della famiglia che li possiede. e. Nel medioevo, tributo che, in alcune località, i sudditi dovevano al signore feudale in riconoscimento del suo potere. f. Situazione di fatto (detta anche controllo) per la quale un soggetto esercita un’influenza sulla formazione della volontà di altro soggetto (esempio tipico, quello delle società controllate). g. Nella guerra marittima, d. del mare, il controllo, temporaneo o definitivo, delle comunicazioni marittime che uno dei belligeranti possiede, in conseguenza della distruzione o dell’impotenza delle forze avversarie. Analogam., d. dell’aria, la decisiva superiorità aerea di una nazione belligerante. 2. Territorio su cui si domina, su cui si esercita la propria autorità sovrana: acquistare un d.; il Brasile era un d. del Portogallo. Anticam. significò anche, in genere, il territorio d’uno stato, esclusa da questo la città capitale o dominante. In senso fig.: a. Settore d’attività o d’interesse (con riferimento a cose astratte); traslato che è comune ai sinon. regno, campo, àmbito, sfera e sim.: nel d. dell’arte, delle scienze sociali, ecc. b. D. faunistico, area nella quale gli animali tendono ad aggrupparsi in associazioni, in rapporto con particolari ambienti geografici e biologici, e con la diffusione di formazioni o associazioni vegetali. c. In botanica, divisione di un regno floristico: per es., il d. mediterraneo, che comprende la flora dei paesi del bacino Mediterraneo. Per d. floristico in fitogeografia, v. floristico. d. (inform.) Parte dell’indirizzo elettronico di un sito telematico, nella quale viene indicata la natura (commerciale, educativa, ecc.) del sito stesso. 3. In fisica, regione in cui si verifica un determinato fenomeno. In partic., nella teoria del magnetismo, d. ferromagnetico (o anche, più brevemente, d. magnetico), ciascuno degli aggregati molecolari magnetizzati rigidamente, di cui è costituita una sostanza ferromagnetica. 4. In matematica, nella teoria degli insiemi, insieme chiuso, ogni punto del quale sia punto di accumulazione di punti interni; per es., d. rettangolare, d. circolare, insieme dei punti, rispettivamente, di un rettangolo o di un cerchio, contorno incluso. D. di una funzione o di una applicazione, l’insieme dei punti in cui la funzione, o l’applicazione, è definita.