dondolare
v. tr. e intr. [lat. *deundulare (der. di unda «onda»), con accostamento onomatopeico a don2] (io dóndolo, ecc.). – 1. tr. Mandare in qua e in là una cosa sospesa, o che stia in bilico o abbia un solo punto d’appoggio: d. la corda, d. la testa, d. la sedia, ecc. 2. rifl. e intr. (aus. avere) Muoversi in qua e in là con moto oscillatorio: dondolarsi sulla sedia; una zana dondola pian piano (Pascoli); faceva scuro e dondolavano i lampioni sulle viuzze (Pavese). Fig., di persona, consumare il tempo senza far nulla, oziare: passa le giornate a dondolarsi (oggi più com., con questo sign., ciondolare); e con uso tra proprio e fig.: il viandante che fosse incontrato da de’ contadini, fuor della strada maestra, o che in quella si dondolasse a guardar in qua e in là (Manzoni).