doppiettista
s. m. Nel gioco del calcio, chi segna una coppia di reti nella stessa partita. ◆ Il bambino ora è qui, primo, davanti a tutti, in giacca di velluto blu, camicia bianca, cravatta nera e la fronte sudata come dopo 90’ passati a marcare i due fenomeni che gli stanno accanto. Qui - per sempre nel club dei doppiettisti Pallone d’oro-Fifa World Player (con, guarda caso, Ronaldinho, [Zinédine] Zidane e Roberto Baggio, stella planetaria nel ’93) - a spiegare che «gli attaccanti catturano di più la fantasia e io sono stato fortunato perché ho vinto il Mondiale»; (Alessandro Pasini, Corriere della sera, 19 dicembre 2006, p. 56, Sport) • Cinque minuti di totale irresistibilità tra il 20’ e il 25’ pt, con due assist e un tiro sull’esterno della rete. Non è un caso che coincidano col miglior momento dell’Inter. Nella ripresa [Zlatan Ibrahimovic] è stanchissimo: da un mese è sempre in campo. Per una volta lascia a [Julio] Cruz il ruolo di doppiettista. (Andrea Sorrentino e Marco Azzi, Repubblica, 7 ottobre 2007, p. 54, Sport) • c’è anche qualche altro dato significativo di questo incontro [Catania-Lazio], come la nutrita serie di doppiettisti; quelli «che il gol-bis» su questo fronte sono i rossazzurri [Giuseppe] Colucci e [Carlo] Facchin, nonché i biancocelesti [Alessandro] Abbondanza e [Bruno] Giordano. (Gaetano Sconzo, Sicilia, 19 aprile 2008, p. 21, Calcio).
Derivato dal s. f. doppietta con l’aggiunta del suffisso -ista.
Già attestato nella Stampa del 17 febbraio 1992, p. 18, Sport (Giancarlo Scartozzoni).