dosatore
doṡatóre s. m. [der. di dosare]. – 1. (f. -trice) Chi determina la dose di una sostanza o le dosi proporzionali dei singoli ingredienti che devono entrare in un composto, o chi riconosce attraverso l’analisi le quantità in cui uno o più elementi sono contenuti in un composto; è qualifica professionale soprattutto nelle attività chimiche e dolciarie. 2. a. Recipiente graduato, o parte di un recipiente (per es., un tappo opportunamente sagomato), che consente il giusto dosaggio di determinati prodotti o ingredienti. b. Apparecchio usato nell’industria e nei laboratorî di analisi chimica per immettere in un ciclo di lavorazione quantità determinate di sostanze con ritmo continuo o a intervalli prestabiliti. D. vibrante, dosatore per sostanze solide, costituito da un piatto, da un cassone o da un nastro posto in vibrazione, che, collegato con una bilancia automatica, mescola o distribuisce nella proporzione voluta i varî costituenti. c. Nei motori a carburazione, apparecchio per dosare la miscela, detto più comunem. correttore o economizzatore. 3. Nelle autovetture, d. di frenata, dispositivo che serve a dosare la forza frenante in rapporto al carico della vettura. 4. In elettronica e in elettroacustica, dispositivo, costituito essenzialmente da un certo numero di attenuatori, che serve a regolare le intensità relative di varî segnali prima che questi siano miscelati e avviati su una stessa linea o a uno stesso apparecchio.