dosso
dòsso s. m. [lat. *dŏssum, forma volg. per dŏrsum]. – 1. Lo stesso che dorso nel sign. proprio del termine: voltato subito il d. (Leopardi); oggi spec. in alcune frasi e locuz.: levare, levarsi di d. una veste, da sopra la persona; il giovane Diacono si tolse di d. tutti i panni sudati, si sdraiò nudo sul pagliericcio della sua cella e poi spense la candela (Luigi Malerba); togliere un peso di d. (anche in senso fig., liberare da un noioso incarico, da una grave preoccupazione); scuotersi di d. la neve, un peso, e fig. un giogo, la tirannia; vestito che pare fatto o tagliato al d. di (ma più com. addosso a) uno, che gli si adatta bene, che sembra fatto su misura per lui; prov., la lingua non ha osso ma fa rompere il d., le parole possono avere conseguenze gravi. Sempre in grafia unita, nell’uso mod., le locuz. avv. addosso (v.) e indosso (v.). Anticam., fu usato anche con alcuni sign. estens. di dorso (il d. della mano, ecc.). 2. In marina, a d. e bisdosso, speciale disposizione delle due vele latine o auriche, in un veliero a due alberi, per la quale la vela prodiera è disposta a sinistra e la poppiera a dritta, in modo che non si tolgano a vicenda il vento quando spira in fil di ruota. 3. a. Prominenza, sommità di un rilievo o d’altro: montare al dosso De l’arco, ove lo scoglio più sovrasta [cioè nel punto più alto dell’arco del ponte che sovrasta la seconda bolgia] (Dante). b. In geografia fisica, rilievo di poca entità che emerge da una superficie di diversa natura litologica: d. glaciale, d. roccioso, d. sottomarino, ecc. Per estens., rialzo presente sul terreno, per lo più di forma tondeggiante: sulla neve fresca si sono formati dossi pericolosi per gli sciatori. c. Punto elevato, gobba tra due tratti di strada, che impedisce ai veicoli la visibilità del tratto di strada seguente il punto medesimo: divieto di sorpasso in prossimità di un dosso; d. artificiale, rialzo, generalm. in serie, disposto sulla carreggiata per costringere i veicoli a rallentare. d. Nome locale col quale nel Novarese e nel Veronese sono chiamati i piccoli rilievi collinari sabbiosi, di origine eolica, che si elevano sui terrazzi alluvionali. e. Nella regione deltizia del Po, breve striscia di terra emergente da una laguna, costituita da un avanzo di un cordone litorale o da un residuo di un antico alveo fluviale solcante la laguna. Nel Polesine, anche nome degli avanzi dei cordoni litorali leggermente rilevati rispetto alla pianura circostante. f. In vulcanologia, edificio lavico di forma ellissoidica allungata, prodotto dall’emissione, attraverso una fenditura, di magma acido, degassato, viscoso.