ductus
s. m., lat. [v. dótto] (pl. -us). – 1. In paleografia, il modo e il grado di rapidità con cui viene tracciata una scrittura, e la cui determinazione è fondamentale per la classificazione e lo studio dei varî tipi di scrittura: può essere corsivo, quando la scrittura è vergata rapidamente, le lettere sono legate fra loro e inclinate a destra; oppure posato, quando la scrittura è accuratamente disegnata e le lettere sono fra loro separate e diritte. 2. Nella terminologia scient. moderna, voce latina usata spesso come equivalente dell’ital. dótto (per es.: d. hepaticus, il dotto epatico; d. endolymphaticus, il dotto endolinfatico; ecc.).