duplicazione
duplicazióne s. f. [dal lat. duplicatio -onis, der. di duplicare «raddoppiare»]. – 1. L’operazione di duplicare, il fatto d’essere duplicato: d. di un documento, di un titolo di credito; d. di un nastro magnetico, di un file, nella tecnica dei calcolatori elettronici. In matematica, operazione mediante la quale si raddoppia una data quantità; anche, sovrapposizione di parti: una superficie è sviluppabile se può essere distesa sopra un piano senza strappi né duplicazioni. 2. In elettrotecnica, d. di frequenza, passaggio da un data frequenza a una frequenza doppia. 3. In genetica, mutazione cromosomica, che consiste nella ripetizione di un segmento di cromosoma, per cui nello stesso cromosoma sono presenti due volte gli stessi geni. 4. Nelle arti grafiche, qualsiasi processo con cui si trasforma una forma adatta per un sistema in una forma adatta per un altro sistema di stampa; in partic., la trasformazione di forme tipografiche a caratteri o righe mobili in lastre (stereotipia, galvano) e la trasformazione di forme tipografiche in pellicole per preparare lastre offset o cilindri rotocalco incisi.