durezza /du'rets:a/ s. f. [lat. durĭtia, der. di durus "duro"]. - 1. [qualità di ciò che è duro, che è resistente alla scalfittura, alla penetrazione o alle deformazioni: la d. del marmo] ≈ compattezza, consistenza, resistenza, robustezza, solidità. ↔ fragilità, friabilità, mollezza, tenerezza. 2. (fig.) a. [carattere di ciò che genera sofferenza: la d. della vita] ≈ asprezza. ↔ dolcezza. b. [carattere di ciò che è impegnativo: la d. degli studi] ≈ difficoltà, faticosità, gravosità, (non com.) pesantezza. ↔ facilità. c. [avversità di condizioni meteorologiche: la d. del clima] ≈ asprezza, inclemenza, rigidità. ↔ clemenza, dolcezza, mitezza. d. [carattere di ciò che è accanito, violento: la d. di uno scontro] ≈ accanimento, asprezza, violenza. ↓ intensità. 3. (fig.) a. [di persona, carattere o atteggiamento, l'essere severo, intransigente: trattare qualcuno con d.] ≈ asprezza, inflessibilità, intransigenza, severità. ↔ arrendevolezza, condiscendenza, indulgenza. ↑ affabilità, amabilità, dolcezza. b. [l'essere insensibile, cattivo: d. di cuore] ≈ cattiveria, insensibilità. ↑ crudeltà, malvagità, spietatezza. ↔ bontà, dolcezza, sensibilità, umanità. c. [l'essere rozzo, sgraziato: d. di lineamenti] ≈ disarmonia, rozzezza. ↔ armonia, delicatezza, finezza, grazia.