ebollizione
ebollizióne (o ebullizióne) s. f. [dal lat. tardo ebullitio -onis, der. di ebullire «ebollire»]. – 1. Il fatto di bollire: riscaldare un liquido fino all’e., o portarlo all’e.; come fenomeno fisico, è propr. il passaggio rapido e violento di una sostanza dallo stato liquido allo stato aeriforme, per la formazione, nell’intera massa del liquido, di bolle gassose, che, dilatandosi per effetto termico, salgono alla superficie e liberano, in determinate condizioni di temperatura e pressione, il vapore che contengono (non va confusa con l’evaporazione, che è un fenomeno non tumultuoso riguardante la superficie libera di un liquido). Punto o temperatura di e., la temperatura (variabile da sostanza a sostanza e dipendente dalla pressione esterna) alla quale un liquido bolle. 2. fig. Stato di intensa e violenta eccitazione della mente o dei sensi, soprattutto in frasi come avere il sangue, la testa, il cervello in e.; ma anche in senso più ampio, con riferimento a collettività: un ambiente, una categoria, un paese in e., in fermento (spesso minaccioso).