ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico degli Ebrei, che occupò la Palestina sin dalla seconda metà del 2° millennio a. C., costituendosi in unità nazionale e religiosa, e distinguendosi dai popoli confinanti soprattutto per il carattere monoteistico della sua religione; discendente dagli Ebrei antichi, professante o no la religione mosaica: l’esodo degli E.; essere di stirpe e., di origini e.; Tanto piacque al Signor di porre in cima Questa fanciulla e. (Manzoni, con riferimento alla Madonna); un e. polacco; un e. osservante, non osservante. E. errante, persona irrequieta, che non trova mai pace e si sposta continuamente (dal personaggio dell’ e. errante, leggendario ebreo, di nome Buttadeo o Aasvero, condannato a errare senza tregua sino alla fine del mondo, per avere schernito Gesù sulla via del Calvario, assunto poi dalle leggende popolari nelle letterature europee con varî significati simbolici). Gli Ebrei sono stati anche chiamati Giudei (v. giudeo) o Israeliti, cioè figli d’Israele, mentre i cittadini dell’odierno stato d’Israele sono chiamati Israeliani. b. Come s. m., l’ebreo, la lingua ebraica (ma più com. l’ebraico). c. Nella prima tradizione cristiana, erano detti Ebrei gli appartenenti alle comunità aramaico-cristiane: Vangelo degli E., antico vangelo apocrifo, vicino per valore e forma ai vangeli canonici. 2. fig. Nel linguaggio com., epiteto ingiurioso, diffuso spec. in passato in base a riprovevoli pregiudizî e stereotipi, per indicare persona che all’abilità e mancanza di scrupoli negli affari unisce attaccamento al denaro, avidità di guadagno e propensione all’usura, con riferimento ad alcune qualità che la tradizione antisemita attribuisce agli Ebrei (e che la notorietà di personaggi letterarî, come l’usuraio ebreo Shylock nel «Mercante di Venezia» di Shakespeare, ha contribuito a consolidare nell’opinione popolare). ◆ Dim. ebreino; spreg. ebreùccio, ebreuzzo; pegg. ebreàccio.