eccellenza
eccellènza s. f. (letter. ant. eccellènzia) [dal lat. excellentia]. – 1. Qualità di chi o di ciò che è eccellente: e. d’ingegno; raggiungere l’e. nell’arte (cioè il grado più alto, la perfezione). 2. Titolo onorifico riservato in età medievale al sovrano, esteso in seguito a personaggi di condizione elevata, ai vescovi e altri prelati, agli ambasciatori, ad alti funzionarî dello stato, abolito per le cariche civili dalla legge italiana nel 1945 (ma conservatosi in consuetudini soprattutto regionali): S. E. (o Sua Ecc.) il ministro delle Finanze Quintino Sella; vorrei parlare con S. E.; Vostra Eccellenza che mi sta in cagnesco (Giusti). Talora usato, con o senza intenzione ironica, per indicare la persona stessa: all’inaugurazione erano presenti molte eccellenze. 3. Locuz. avv., per e., per antonomasia, in senso assoluto: Aristotele era ritenuto il filosofo per e.; questo officio per eccellenza Imperio è chiamato (Dante).