eccelso
eccèlso agg. e s. m. [dal lat. excelsus, part. pass. di excellĕre «eccellere», usato solo come agg.]. – Altissimo: monti e.; sopra gli alti palagi e sopra l’e. torri (Boccaccio); pur avendo per sé valore superlativo, consente talora la comparazione: mirare a vette più e., raggiungere le più e. cime. Per estens., grandissimo, ottimo: le sue e. virtù; in e. grado; nobile, egregio: Spargendo a terra le sue spoglie e. (Petrarca); calamità solita di farsi incontro alle anime e. (Leopardi). Era anche titolo dato in Venezia al Consiglio dei Dieci. Come s. m., l’E., Dio; al plur., gli e., il cielo, nella frase gloria a Dio negli e. (traduz. letter. del lat. eccles. gloria in excelsis Deo, più comunem. tradotto «... nell’alto dei cieli»). ◆ Avv. (poco com.) eccelsaménte, in maniera eccelsa.