eccepire
v. tr. [dal lat. excipĕre «trar fuori», comp. di ex- e capĕre «prendere»] (io eccepisco, tu eccepisci, ecc.). – Fare eccezione, muovere obiezioni, addurre in contrario: non c’è nulla da e.; dovrei e. che ...; e. su o circa qualche cosa; tu che hai sempre da e. sulle imprese degli altri (I. Calvino). È usato soprattutto nel linguaggio giuridico.