ecchimosi
ecchìmoṡi (alla lat. ecchimòṡi) s. f. [dal gr. ἐκχύμωσις «versamento (del sangue, per il corpo)», comp. di ἐκ «fuori da» e del tema di χέω «versare», cfr. χυμός «succo»]. – In medicina, infiltrazione di sangue negli interstizî dei tessuti, dovuta alla rottura delle pareti vasali (per traumi, avvelenamenti, malattie emorragiche, asfissia, ecc.), che si rivela alla superficie cutanea (e. superficiale) o degli organi interni (e. profonda o viscerale) sotto forma di macchie più o meno circoscritte, puntiformi o lenticolari (petecchie) o a forma di strie (vibici), di colorito scuro, violaceo o rosso-bluastro.