ecco /'ɛk:o/ [lat. eccum]. - ■ avv. 1. [preceduto da quando (quand'e.), per significare il sopraggiungere di cosa improvvisa, anche con l'inf.: me n'andavo per i fatti miei, quand'e. un tale mi ferma] ≈ all'improvviso, improvvisamente. 2. (fam.) a. [come particella riempitiva, spec. nella lingua parlata, per dar maggiore efficacia alla frase: non voglio insistere, ma, e., se tu riflettessi meglio ...] ≈ in fin dei conti, insomma, in sostanza. b. [per avviare una risposta che si sa difficile o imbarazzante: "Chi ha rotto il cristallo?" "Ecco ... non saprei ..."] ≈ bah, boh, chissà, mah. ■ interiez. 1. [per rispondere a una chiamata: e., ancora un secondo] ≈ ora, subito, un momento. 2. [per sottolineare la soluzione di un problema: e.! ce l'ho fatta! ] ≈ eureka, voilà.