echinoidei
echinoidèi (o echinòidi) s. m. pl. [lat. scient. Echinoidea, comp. di Echinus, nome di un genere (per l’etimo, v. echino), e -oidea (v. -oideo)]. – In zoologia, classe di echinodermi, comprendente i ricci di mare (detti anche complessivamente echini), che vivono abbondanti in tutti i mari, a varie profondità, dagli scogli litoranei agli abissi: hanno corpo globoso o depresso, rivestito di piastre calcaree saldamente riunite a formare una corazza. Dalla superficie del corpo sporgono i pedicelli ambulacrali, organi adibiti alla locomozione, gli aculei, che oltre alla locomozione servono anche alla difesa, e le pedicellarie, formazioni mobili, munite all’estremità di una pinza tridattila, con funzione di difesa e di presa delle particelle alimentari. In molte specie la bocca, che si trova al polo ventrale, è armata di uno speciale apparato triturante, di notevole sviluppo (la lanterna di Aristotele), costituito principalmente da 5 denti e sporgente nella cavità del corpo. La classe si divide in due ordini, e. regolari ed e. irregolari, secondo che presentino sviluppo uguale o no dei varî raggi. Accanto alle forme attualmente viventi si trovano in gran numero echinoidei fossili, fin dal periodo devoniano.