econofisica
s. f. Settore scientifico interdisciplinare, nel quale princìpi e metodi propri della fisica si applicano alla soluzione di problemi dell’economia. ◆ «La memoria è minacciata non solo dalle spinte globali, per cui si fanno sparire migliaia di tipi di piante e migliaia di lingue minori o dialetti, ma anche dalla falsa difesa delle radici, dell’identità che è basata sul fraintendimento e l’ignoranza, che generano per contrapposizione i fondamentalismi localistici. Si sommano a tutto ciò i grandi fenomeni legati al meccanismo scientifico e tecnologico, con un esito caotico in cui, nell’instabilità febbrile, si produce il crollo di qualsiasi etica. Ma speriamo che possa illuminarci l’econofisica…» [Andrea Zanzotto intervistato da Marzio Breda]. (Corriere della sera, 18 giugno 2001, p. 29) • [tit.] Quel mago dell’Econofisica che a Palermo è ignorato [testo] Pur essendo un fisico, è diventato negli anni un mago dell’analisi finanziaria, abbracciando quella branca della scienza, l’Econofisica, che lega economia, fisica e biologia. Con i suoi studi, ha dimostrato le analogie tra le crisi di mercato e i terremoti della crosta terrestre. (Dario Prestigiacomo, Repubblica, 16 aprile 2008, Palermo, p. XVI).
Adattato dall’ingl. econophysics, termine coniato nel 1995 dal fisico statunitense H. Eugene Stanley, combinando i s. pl. econo(mics) e physics.
Già attestato nella Repubblica del 25 ottobre 2000, Genova p. IV (Francesca Forleo).