edema
edèma (alla greca èdema) s. m. [dal gr. οἴδημα «gonfiore», der. di οἰδάω «esser gonfio»] (pl. -i). – In medicina, abnorme aumento del liquido interstiziale dei tessuti o di quello contenuto nelle cavità sierose (pleure, pericardio, peritoneo), dovuto ad alterazioni degli scambî idrosalini tra sangue e tessuti, in seguito a fattori molteplici: aumento della pressione idraulica nell’interno dei capillari (e. meccanici), diminuzione della pressione oncotica del plasma (e. discrasici), aumento della permeabilità della parete dei capillari, per processi tossici, allergici, infiammatorî (e. tossici, allergici, infiammatorî), ecc. In partic., e. polmonare acuto, sindrome gravissima, dovuta a varie cause (insufficienza cardiaca acuta, polmoniti, lesioni nervose, traumi, intossicazioni, ecc.), e caratterizzata da forte dispnea, cianosi, tosse con abbondante escreato.