editor
‹èditë› s. ingl. [propr. «redattore curatore di un’edizione», der. di (to) edit (v. editing)] (pl. editors ‹èditë∫›), usato in ital. al masch. e al femm. (e comunem. pronunciato ‹èditor›). – 1. s. m. e f. a. In editoria, il redattore di una casa editrice a cui è affidata la cura di un testo altrui al fine di prepararlo per la pubblicazione; anche, meno com., il curatore (di una collana, degli atti di un convegno, della riedizione di un’opera, ecc.). Nel giornalismo anglosassone, indica inoltre il direttore di un giornale. b. Nel linguaggio cinematografico, sinon., meno com., di montatore. 2. s. m. Nel linguaggio dell’informatica, particolare programma di calcolatore elettronico che consente di realizzare in modo semplice e rapido operazioni quali lo spostamento, la correzione, la cancellazione, l’inserimento, l’ordinamento di dati nello stesso file o in un altro o in una base di dati; in partic., elementare programma di videoscrittura.