elastico
elàstico agg. e s. m. [dal lat. mod. (sec. 16°) elasticus, nell’espressione vis elastica «forza propulsiva» (dell’atmosfera), adattam. del gr. tardo ἐλαστικός «agitatore», der. di ἐλαύνω «spingere, stendere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dotato di elasticità, che ha elasticità: corpo e., molla e.; un tessuto e.; calze e. (v. anche più avanti, al n. 2 b); deformazione e., in fisica, deformazione di un corpo elastico; in scienza delle costruzioni, isteresi e. (v. isteresi); equilibrio e. (v. equilibrio, nel sign. 1); linea e., la deformata della linea d’asse di un solido prismatico (trave, arco, piedritto, ecc.) sotto l’azione di una generica sollecitazione esterna equilibrata. Per le onde e., v. onda. In reologia, deformazione quasi-elastica, la deformazione di un corpo, sotto l’azione di forze esterne, che si manifesta nel tempo tendendo asintoticamente ai valori che le competerebbero in regime elastico. 2. s. m. a. Sottile striscia di gomma elastica, a sezione circolare o quadra, messa in commercio per lo più in anelli di varia circonferenza, e adoperata in molteplici usi per stringere o per tenere insieme elementi varî. b. Qualunque tessuto che abbia elasticità, e in partic. il tessuto di filato di cotone o di seta e di fili di gomma, che si adopera spec. nella fabbricazione di busti, fascette, reggicalze, ecc. c. Il ripiano elastico del letto (formato essenzialmente da una struttura di assicelle di legno che sostengono una serie di molle a spirale) su cui s’appoggiano i materassi. 3. agg. In biologia: tessuto e., varietà di tessuto connettivo nella cui sostanza fondamentale prevalgono le fibre di natura elastica rispetto a quelle di natura collagena o reticolare (per es., i legamenti gialli delle vertebre, le corde vocali, le tuniche delle arterie, ecc.). Fibre e., fibre del tessuto connettivo, di vario calibro, presenti in quantità preponderante sulle altre fibre del tessuto elastico: sono costituite dall’elastina, una scleroproteina ricchissima di glicocolla e di leucina. 4. agg., fig. a. Non rigido, non rigorosamente fissato, che consente quindi libertà di applicazione: norme e.; orario e. di lavoro (per quanto riguarda le ore di inizio e termine, non la durata complessiva). b. Riferito alle facoltà intellettuali o morali, o al comportamento, indica mobilità, pieghevolezza, e sim.: ingegno e., vivace, pronto; morale, coscienza e., cedevole, accomodante; risposta e., ambigua; parole e., che si possono interpretare come si vuole. c. Nel gergo automobilistico, motore e., quello che già ai bassi regimi di rotazione eroga una notevole potenza, e richiede quindi un minore uso del cambio. d. Nel linguaggio milit., fronte e., linea e., difesa e., in cui la resistenza non è organizzata secondo un sistema rigido su tutta la linea del fronte, ma mira solo alla conservazione di alcuni capisaldi essenziali, prevedendo arretramenti del fronte e infiltrazioni del nemico, talvolta, allo scopo di accerchiarlo; è spesso espressione eufemistica per mascherare una ritirata. ◆ Avv. elasticaménte, con elasticità: variare elasticamente di forma, deformarsi elasticamente; e in senso fig., non rigidamente, in modo e con adattamenti soggettivi a seconda dei casi o delle circostanze: interpretare, applicare elasticamente una norma di legge, una disposizione.