eleggere
elèggere v. tr. [dal lat. eligĕre, comp. di e-1 e legĕre «scegliere»] (io elèggo, tu elèggi, ecc.; coniug. come leggere). – 1. Elevare a un grado, a una carica, a una dignità, a un pubblico ufficio attraverso elezioni: e. i deputati, i senatori; fu eletto papa il cardinale A. Ratti; fu eletto presidente per acclamazione, a maggioranza, a scrutinio segreto, ecc.; con sign. più generico: [Enea] fu de l’alma Roma e di suo impero Ne l’empireo ciel per padre eletto (Dante). 2. letter. Scegliere, preferire: di gran lunga è da elegger più tosto il poco e saporito che il molto e insipido (Boccaccio); con di e l’infinito: moltissimi ai tempi antichi elessero di morire potendo vivere (Leopardi). Con sign. simile è comune nel linguaggio amministr.: e. il proprio domicilio a Roma, a Milano, ecc. (cioè fissare, stabilire). ◆ Part. pass. elètto, anche come agg. e sost. (v. la voce).