elemosiniere
elemoṡinière (anche elemoṡinàrio, elemoṡinièro, e ant. limoṡinière o limoṡinièro) s. m. e agg. [der. di elemosina]. – 1. s. m. Chi, nelle corti di un tempo, aveva l’ufficio di distribuire le elemosine e spesso anche quello di consigliare i prìncipi in materia di politica religiosa. In partic.: grande e., alto dignitario della corte francese (dal 1606 in poi, per tradizione, un cardinale), che aveva la direzione di tutto quanto concerneva il culto alla corte dei re di Francia e sovrintendeva a un gran numero di ospedali; e. segreto del papa, arcivescovo assistente al soglio, capo dell’elemosineria apostolica. Nella pubblicistica polemica, grande e., personaggio che ha il controllo dei fondi, segreti o palesi, di una grande organizzazione politica o economica, e il potere di disporne per l’attribuzione di incarichi ben remunerati, prebende e altre forme di elargizione a persone utili o gradite all’organizzazione stessa ch’egli rappresenta. 2. s. m. (f. -a) e agg., ant. Chi o che fa molte elemosine: una donna molto e.; la gente cattolica e limosiniera (M. Villani).