elettrico
elèttrico agg. [dal lat. scient. (W. Gilbert, 1600) electricus, der. del lat. electrum, gr. ἤλεκτρον «ambra», sostanza che, sfregata, ha la proprietà di attirare i corpi leggeri] (pl. m. -ci). – 1. Che ha relazione con l’elettricità, che la produce, o la sfrutta, oppure che si fa o che opera mediante l’elettricità: corrente, forza, carica, energia e.; luce, illuminazione, trazione e., riscaldamento e.; treno, tram, autobus e.; forno e.; impianto e.; scintilla, scarica e.; campo e.; scossa e.; filo, conduttore e.; campanello e.; orologio e.; motore con avviamento e.; chitarra e., basso e., pianoforte e.; sedia e. (v. sedia, n. 1 b); ecc. 2. In zoologia, organi e., organi posseduti da varie specie di pesci (torpedini, gimnoti, razze, malatteruri, ecc.), che derivano da trasformazioni più o meno profonde di fibre muscolari, e hanno la proprietà di produrre forti scariche elettriche; la più intensa è quella emessa dal gimnoto e. o anguilla e. (altri nomi con cui è noto il pesce elettroforo), capace di stordire l’uomo e grossi mammiferi. 3. fig. a. Riferito a persona, che è in continuo movimento, molto vivace, irrequieto, eccitato, dinamico: è una ragazza e.; un capufficio e.; ha un temperamento elettrico. b. Blu elettrico, particolare tonalità di colore verdazzurro, così detto per riferimento al colore caratteristico della scintilla elettrica. 4. Come s. m. pl., gli elettrici, nel linguaggio sindacale, coloro che prestano la loro attività nell’industria dell’energia elettrica. ◆ Avv. elettricaménte, con riguardo all’elettricità, dal punto di vista elettrico, per mezzo dell’energia elettrica: corpo elettricamente neutro; dispositivo azionato elettricamente.