elettrodo
elèttrodo s. m. [dall’ingl. electrode (M. Faraday, 1834), comp. di electro- «elettro-» e -ode «-odo1»]. – 1. Conduttore, di forma e natura opportuna, che adduce corrente o crea un campo elettrico in seno a un mezzo (sono elettrodi, per es., i carboni di una lampada ad arco; il catodo, la placca, le griglie di un tubo elettronico; il catodo e l’anodo di una cella elettrolitica; ecc.). 2. In elettrochimica, è spesso usato come sinon. di semielemento; in partic.: e. di prima specie, costituito da un metallo immerso in una soluzione dei suoi ioni; e. di seconda specie, costituito da un metallo immerso in una soluzione satura di un suo sale; e. di riferimento, usato in misure elettrochimiche accoppiato, in una pila o in una cella elettrolitica, con un elettrodo di misura; e. impolarizzabile, il cui potenziale dipende solo debolmente dall’entità della corrente che lo attraversa, in contrapp. a e. polarizzabile, il cui potenziale ne dipende invece fortemente; ecc.