elettrone
elettróne s. m. [dall’ingl. electron (termine coniato nel 1891 dal fisico irland. G. J. Stoney), comp. di electr(o)- «elettro-» e -on di anion «anione»]. – In fisica, particella elementare leggera, portatrice di una carica elettrica negativa, costituente la carica elementare, o quanto di elettricità, e di cui tutte le cariche elettriche osservate sono multipli interi (a parte il segno); viene detto anche e. negativo quando vi sia possibilità di equivoco con la sua antiparticella, l’e. positivo o positrone. Gli elettroni appartengono alla famiglia dei leptoni e possiedono una carica di 1,602 × 10-19 coulomb e una massa di 9,1083 × 10-31 kg-massa, pari a circa 1/1840 della massa dell’atomo di idrogeno; sono dotati di spin semiintero e, distribuiti in orbite attorno a un nucleo carico di elettricità positiva, formano con esso l’atomo. E. di conduzione, elettrone al cui moto in seno a un mezzo materiale è dovuta la conducibilità termica ed elettrica del mezzo stesso; è detto anche libero, in quanto ha la possibilità di passare in continuazione da un atomo all’altro, in contrapposizione all’e. legato, che è invece fortemente vincolato al nucleo dell’atomo. E. ottici, gli elettroni delle orbite esterne di un atomo in quanto capaci di dar luogo a emissione di energia nel campo visibile. E. di valenza, gli elettroni dello strato più esterno dell’atomo, responsabili dei varî tipi di combinazione chimica.