ella
élla pron. pers. f. sing. [lat. ĭlla]. – Forma femm. del pron. egli, e, come questo, usata solo come soggetto e riferita a persona: ella mi disse; ella non mi riconobbe (è però un uso ormai scomparso nella lingua parlata, in cui è generalmente sostituito da lei, e sempre più raro in quella scritta; e pressoché scomparso è anche l’uso di ella, per lei, come forma allocutiva di cortesia, sia per il femm. sia per il masch.). Nella declinazione le corrispondono, oltre alla forma tonica lei (ora usata, come si è detto, anche come soggetto), le forme atone la, le (per l’oggetto), le (per il compl. di termine sing.): esco con lei; la vidi; le parlai, ecc. Anticam. ella poteva essere usato anche nei compl. indiretti: Io non m’accorsi del salire in ella (Dante). Per il plur. ant. élleno, v. la voce. Nell’uso tosc. fam. ella può subire l’aferesi e ha per lo più valore pleonastico (v. la2): la c’è la Provvidenza! (Manzoni); la ritorni domani; ma che la mi viene a dire? È ant. (salvo in qualche parlata tosc.) o letter. l’uso di ella posposto al verbo nelle interrogazioni: Che vuol ella, Eccellenza ...? (Giusti).