emblema
emblèma s. m. [dal lat. emblema, gr. ἔμβλημα, propr. «cosa inserita», dal tema di ἐμβάλλω «gettar dentro»; il termine acquista il sign. moderno con l’opera Emblematum liber (1531) di A. Alciato] (pl. -i). – 1. Figura simbolica, di solito accompagnata da un motto o da una dichiarazione in versi, o anche da un commento in prosa: aveva per e. un leone rampante; e. nello scudo, nel vessillo; le bilance sono l’e. della Giustizia; il triangolo è l’e. della perfezione; il leone è l’e. della forza. Per estens., riferito a persona, simbolo, immagine: essere l’e. del dovere, della virtù, e sim. 2. Nell’uso antico: a. Quadro a mosaico ottenuto fissando le tessere minuscole e policrome su una sottile lastra di marmo o su un tegolone che si incastrava poi al centro del pavimento tessellato. b. Pezzo di metallo nobile scolpito ad alto o basso rilievo, incastrato sul fondo interno delle tazze d’argento.