emigrazione
emigrazióne s. f. [dal lat. tardo emigratio -onis]. – 1. In generale, il fenomeno per cui gruppi di esseri viventi, uomini inclusi, si spostano verso territorî diversi da quelli in cui risiedono, per lo più a causa di un aumento eccessivo della densità delle popolazioni. In partic., l’espatrio o spostamento regionale a scopo di lavoro, determinato da un dislivello tra le condizioni economiche esistenti nei varî stati (e. esterna) o nelle varie zone di uno stesso stato (e. interna): l’e. degli italiani negli Stati Uniti; l’e. dei lavoratori meridionali al nord; e. individuale, di massa; e. permanente o definitiva, quando non è prevista l’eventualità del ritorno in patria, in contrapp. all’e. temporanea, di durata limitata, oppure all’e. stagionale o periodica, che cioè si ripete in determinate stagioni o periodi dell’anno, per lo più tra stati confinanti. 2. Per analogia, e. di capitali, il trasferimento di capitali su mercati esteri sia per sottrarli a provvedimenti di espropriazione, a oneri fiscali o a svalutazione della moneta, sia per investirli stabilmente (è espressione meno generica e oggettiva rispetto a esportazioni di capitali).