enantiosemia
enantiosemìa s. f. [comp. di enantio- e -semia]. – In linguistica, la condizione semantica di un vocabolo che nel suo svolgimento storico ha assunto un sign. opposto a quello etimologico; per es., l’agg. feriale che, derivato del lat. feriae «giorni di riposo», significa in origine «festivo» mentre oggi vuol dire «lavorativo»; così ministro, in origine «aiutante, servo» (in lat. minister è un der. di minus «meno», come magister di magis).