epigramma
s. m. [dal lat. epigramma, gr. ἐπίγραμμα, der. di ἐπιγράϕω «scrivere sopra»] (pl. -i). – Breve componimento in versi che, sorto originariamente come iscrizione, spec. funeraria, poi componimento mirante a fermare il ricordo di una vita, di un’impresa, di un’offerta, ha infine assunto, già tra i Greci e i Romani, il tono e il carattere che ha conservato nelle letterature moderne, di arguzia ironica e mordace, talora caricaturale, in cui l’ispirazione morale, sociale o politica si traduce spesso in un rapido e vivace ritratto o quadretto: gli e. di Catullo, di Marziale, di Voltaire, di Alfieri, di Filippo Pananti. ◆ Dim. epigrammétto, epigrammino; spreg. epigrammùccio; pegg. epigrammàccio.