eponimo
epònimo agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐπώνυμος, comp. di ἐπί sopra» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»]. – 1. Divinità, eroe o altro personaggio che (spec. con riferimento all’antichità) dà il nome a una città, a una gente, a una famiglia e ne diviene il protettore: Atene aveva per eponimo (o per eponima, o come divinità eponima) Atena. 2. Il magistrato che dà il nome all’anno, secondo un uso comune in Grecia e tra i Romani: in Atene era il primo dei nove arconti, in altri stati greci un arconte o un altro magistrato oppure un sacerdote; in Roma erano eponimi i consoli o, in loro vece, i tribuni militari con potestà consolare. 3. Per estens., nell’uso moderno, colui che dà il nome a un movimento letterario o artistico, o anche a un periodo storico; lo studioso o scienziato da cui si denomina un organo anatomico (per es., «tromba di Eustachio», «apparato del Golgi»), una sindrome o malattia (per es., «morbo di Basedow»), e sim.; meno com., il personaggio da cui prende il titolo un romanzo, un dramma o sim., o anche la novella o l’articolo da cui si intitola un intero volume. 4. Come agg., è talora adoperato con lo stesso sign. di eponimico.