equilibrato
agg. [part. pass. di equilibrare]. – 1. Che è in equilibrio, in stato di quiete; che raggiunge il necessario equilibrio: un’asse e., un palo male e.; uno scafo e., ben equilibrato. 2. a. Di un sistema, di una struttura, e in genere di un insieme di più elementi, che ha le varie parti distribuite in modo da raggiungere l’equilibrio, in modo uniforme, armonico e funzionale: un carico ben e.; una costruzione architettonica e. nelle masse e nei volumi (o, riferito alle parti stesse: con le masse, con i volumi ben equilibrati). In elettrotecnica, carico e., un carico ugualmente distribuito tra i conduttori o gruppi di un sistema polifase o a più fili. b. estens. In dietetica, di alimentazione o dieta che apporti tutti gli essenziali fattori nutritivi in quantità adatta al fabbisogno corporeo e in proporzioni opportune. 3. In meccanica, di un sistema di forze (in generale di vettori applicati) che si compensano a vicenda: ciò accade se di tale sistema è nullo il risultante e nullo il momento risultante rispetto a un qualsiasi polo. 4. fig. Di persona, che ha e dimostra equilibrio psicologico e di comportamento, senso di misura e di moderazione: un uomo e., una professoressa molto e.; ingegno, mente, natura ben e., in cui le varie facoltà sono ben composte e armonizzate insieme (cfr. il contrario squilibrato). Di atto o parola, che manifesta equilibrio, che esprime misura e moderazione: un discorso, un giudizio e., molto equilibrato. ◆ Avv. equilibrataménte, con equilibrio, in modo da ottenere l’equilibrio: disporre equilibratamente i pesi, il carico; più spesso negli usi estens. e fig. dell’agg.: distribuire equilibratamente i volumi di un’architettura, i toni chiari e scuri in un dipinto; parlare, giudicare equilibratamente, dirigere equilibratamente un dibattito.