esalare
eṡalare v. tr. e intr. [dal lat. exhalare, comp. di ex- e halare «alitare, soffiare»]. – 1. tr. Mandar fuori, spandere da sé vapori, profumo o altre sostanze che si disperdono invisibilmente nell’aria: la palude esalava miasmi pestiferi. In usi fig.: e. l’anima, lo spirito, l’ultimo respiro, morire; non com., sfogare: e. la rabbia, lo sdegno; esalata l’ira, ritornano nella quiete prima (Boccaccio). 2. intr. (aus. essere) Uscir fuori spandendosi nell’aria: dalle rose esalava un soave profumo; esalavano dalle solfare densi vapori di zolfo; il puzzo che esalava dalla carogna appestava l’aria.