esame
eṡame s. m. [dal lat. examen, propr. «ago della bilancia», der. di exigĕre «pesare»]. – 1. a. Attenta osservazione a cui si sottopone un oggetto o una persona e le varie sue parti per conoscerne le qualità, lo stato e sim.: e. di un motore, di un malato, di una ferita, di un fabbricato. In partic., ricerca delle proprietà di una sostanza con mezzi e sistemi diversi, opportunamente precisati: e. chimico (qualitativo, quantitativo), fisico (microscopico, spettroscopico, elettrico, ecc.), organolettico, ecc. E. medico, qualunque ricerca eseguita sul paziente, sia dal medico stesso con l’ausilio dei proprî sensi e di uno strumentario semplice a sua disposizione (e. obiettivo), sia mediante l’impiego di mezzi e tecniche più complessi (esami di laboratorio), allo scopo di diagnosticare un eventuale processo morboso. b. Ponderata considerazione di una cosa allo scopo di prendere una deliberazione o formulare un giudizio: e. d’una proposta, dei documenti; l’incartamento è ora all’e. della commissione; prendere in e. un progetto; dopo approfondito e., la domanda è stata accolta; e. di un libro, di un’opera d’arte e sim., anche mediante scritti, articoli critici, recensioni. c. Nel linguaggio giudiziario, interrogatorio, e in partic., nel nuovo codice di procedura penale, e. delle parti, e. dei testimoni, l’interrogatorio condotto direttamente dal pubblico ministero e dai difensori durante il dibattimento; per l’e. incrociato, v. cross examination. d. E. di coscienza: v. coscienza, n. 2 a; libero e., il diritto riconosciuto dai protestanti al singolo credente d’interpretare liberamente i testi sacri, senza la mediazione della Chiesa o dei suoi organi dottrinarî. 2. Prova, variamente costituita e condotta, mediante la quale viene accertata: la preparazione conseguita dagli studenti nelle scuole dei diversi tipi e gradi, o privatamente; l’idoneità degli aspiranti a ricoprire impieghi pubblici o privati, o a esercitare determinate professioni; l’attitudine a svolgere determinate attività: e. di ammissione, di promozione, di integrazione, di idoneità, di licenza, di abilitazione, di maturità; e. universitario di profitto, di laurea; e. di abilitazione all’esercizio della professione di ingegnere, di medico, ecc.; esami di stato, in genere quelli che sono di competenza dello stato e hanno un valore ufficiale, per es. gli esami sostenuti al termine di un corso superiore di studî (maturità classica e scientifica, abilitazione magistrale e tecnica, ecc.), e quelli, sopra menzionati, che abilitano all’esercizio di determinate professioni; e. di concorso; e. attitudinale; e. di abilitazione alla guida di autoveicoli (correntemente, e. di guida); e. scritti, orali; prepararsi agli e., per gli e.; presentarsi agli e.; dare, sostenere, affrontare gli e.; passare agli e. (fam., passare gli e. o l’esame); superare gli e.; essere promosso, approvato, o bocciato, riprovato, respinto, rimandato agli e.; fare l’e. o gli e. (si riferisce in genere all’esaminatore, più raramente all’esaminato, del quale si dice invece che dà, che ha dato l’e. o gli e.); fare o subire un e. accurato, minuto, serio, severo, rigoroso; sessione, appello d’esami. ◆ Dim. eṡamino, un esame di scarsa difficoltà e importanza o durata; dim. e spreg. eṡamùccio; accr. scherz. eṡamóne; pegg. eṡamàccio (riferiti in genere alla preparazione dimostrata dall’esaminato, o anche alla difficoltà dell’esame).