esangue
eṡàngue (ant. essàngue) agg. [dal lat. exsanguis, comp. di ex- e sanguis «sangue»]. – Senza sangue, detto di chi ne ha perduto molto per grave ferita o per malattia: giaceva e. nel letto; per estens., pallido, smorto: aveva il volto e.; privo di vita: cadde e.; plachi il tiranno essangue Lo spirto mio co’l suo maligno sangue (T. Tasso). Fig., letter., senza forza e calore, riferito a scritto, stile e sim.: sogliono i componimenti delle donne esser per lo più e. e snervati (Filicaia).