esasperare /ezaspe'rare/ [dal lat. exasperare, der. di asper "aspro", col pref. ex-] (io esàspero, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere doloroso o gravoso: e. la sofferenza; e. uno stato di tensione] ≈ esacerbare, (non com.) inacerbire, inasprire, intensificare, (non com.) rincrudire. ↓ accentuare, acuire, aggravare. ↔ addolcire, alleggerire, alleviare, attenuare, diminuire, lenire, mitigare. 2. [provocare forte irritazione nello stato d'animo altrui] ≈ esacerbare, esulcerare, (non com.) inacerbire, snervare. ↓ contrariare, infastidire, innervosire, irritare, spazientire, stizzire, stuzzicare. ↔ calmare, distendere, placare, rabbonire, raddolcire, rasserenare, stizzire, tranquillizzare. ■ esasperarsi v. intr. pron. [divenire esasperato: gli animi si sono esasperati] ≈ esacerbarsi, (non com.) inacerbirsi, inasprirsi, snervarsi. ↓ alterarsi, innervosirsi, irritarsi. ↔ calmarsi, distendersi, placarsi, rabbonirsi, raddolcirsi, rasserenarsi, rilassarsi, sedarsi, tranquillizzarsi.