esercito Ue
loc. s.le m. Esercito comune agli Stati membri dell’Unione europea. ◆ [tit.] La proposta italiana / «Cinque quartieri generali per l’esercito Ue» / [Antonio] Martino al vertice dei ministri della Difesa. «In novembre l’Agenzia per gli armamenti» (Messaggero, 4 ottobre 2003, p. 6, Primo piano) • Ricordo che dopo l’11 settembre lei propose che l’Europa arrivasse ad un esercito europeo: sarebbe stato più facile? «Per mandare le truppe dove è minacciata la pace serve una politica estera europea. Un esercito Ue è il secondo grande traguardo dopo l’euro: gli stati nazionali avevano due grandi fondamenti, la moneta e la forza. La prima c’è già, anche la forza da usare come “extrema ratio” va messa in comune» [Francesco Rutelli intervistato da Gigi Padovani]. (Stampa, 27 marzo 2004, p. 6, Estero) • Quale questione metterebbe in cima all’agenda politica Ue: la recente sconfitta della Costituzione, una politica estera comune, la creazione di un esercito o la guida dell’impegno internazionale contro i danni dei cambiamenti climatici? «La definizione di una politica estera comune, l’istituzione di un esercito Ue e l’armonizzazione delle politiche economiche e fiscali si collocano su un piano ben diverso rispetto alla débâcle del progetto costituzionale» [Jürgen Habermas intervistato da Matthias Hönig, trad. di Enrico Del Sero]. (Corriere della sera, 25 marzo 2007, p. 9, Esteri).
Composto dal s. m. esercito e dall’acronimo Ue (‘Unione europea’).
Già attestato nella Repubblica del 25 giugno 1999, p. 17, Commenti.
V. anche esercito europeo, Eurocorpo.