esistenza
eṡistènza s. f. [dal lat. tardo exsistentia, der. di exsistĕre «esistere»]. – 1. L’esistere, l’esserci: l’e. di Dio, dell’anima, degli uomini, del mondo, delle cose; affermare, negare, provare l’e. di Dio, dell’anima, ecc.; accertare l’e. di un documento; può darsi che uno strumento di questo tipo ci sia, ma io ne ignoro l’e., non so cioè se esiste, se ci sia; scoprire l’e. di un complotto. Più propriam., nel linguaggio filos., il termine indica sia lo stato di ogni realtà in quanto è tale, sia, in senso specifico, lo stato della realtà che può essere oggetto di un’esperienza sensibile; per la filosofia dell’e., v. esistenzialismo. In matematica, si chiama teorema di e. una proposizione la quale dimostri che esiste almeno una soluzione per un dato problema, e teorema di e. ed unicità una proposizione la quale dimostri che la soluzione esiste ed è unica. 2. a. Vita, il fatto di vivere, o il tempo che dura o è durata la vita: l’e. terrena dell’uomo; la lotta per l’e.; avere un’e. felice; ha avuto un’e. travagliata; di uso com. e fam., rovinare, amareggiare l’esistenza. In senso più ampio: l’e. di una nazione, di un popolo, di una società. b. In psichiatria, doppia e., lo stesso, ma meno com., che doppia personalità (v. personalità).