esoso1
eṡòṡo1 agg. [dal lat. exosus «odioso», comp. di ex- e osus part. pass. di odisse «odiare», con sign. attivo e passivo]. – 1. non com. Odioso, che si fa malvolere per i suoi modi o per il suo carattere: la sua alterigia l’ha reso e. a tutti; un governo e.; anche di atto o comportamento: prepotenza esosa. Nell’uso region. tosc., con sign. più tenue, antipatico, uggioso, noioso: come sei e.!; è gente e.; discorso esoso. 2. Avaro, avido di guadagno, gretto, esagerato; che si rende inviso per l’eccessività delle richieste, per l’avidità: ha uno zio e. che non gli dà un soldo; commerciante e., che vende a prezzi esageratamente alti. Analogam., una richiesta e., prezzi e., esagerati, da strozzino. ◆ Avv. eṡoṡaménte, in modo odioso, esagerato, o con gretta avidità: governare esosamente le popolazioni; prezzi esosamente alti.